Eccomi qui a scrivere il primo post di questo blog!
Beh suppongo che la prima cosa da fare sia presentarsi :-)
Sono Claudia Musio, ingegnere e scrittrice, sognatrice incallita, la testa in bilico tra reatà e fantasia... E timida da sempre. Pensavo che non avrei mai avuto il coraggio di aprire un blog e condividere con qualcuno i miei pensieri. Ma adesso, che sono più forte, sento di poterlo fare, sento che potrei trovare tante persone, timide quanto me oppure meno oppure di più, con cui confrontarmi, con cui ridere, con cui indignarmi.
E vi chiederete ancora... perché questo titolo?
Perché questo blog nasce dalla realizzazione di un sogno, dall'emozione di aver visto fatica e passione prendere forma in un romanzo, che è cresciuto e ha trovato un approdo sicuro nell'Arkadia Editore.
Perché ho sempre sognato di inventare storie, di dare voce a personaggi, di tingere con i pennelli della mia mente paesaggi e volti.
La sposa di Tutankhamon è il romanzo storico che ho pubblicato con Arkadia Editore. E non è narrato dal famoso Tutankhamon, ma da chi, al contrario di lui, è stata dimenticata dalla Storia. La sua sposa, Ankhesenamon, è un volto che trova il suo spazio solo accanto a quello di Tutankhamon. Oltre a ciò, non resta molto di lei. Ed è per questo che ho sentito il bisogno di raccontare la sua storia, di ridarle uno spazio in quella Storia che invece l'ha dimenticata. Perché la sua vita fu intensa, difficile, affascinante.
Vi lascio con un breve estratto del prologo:
È una storia lunga, la nostra, storia di dieci anni che sembrano cento. In tutti questi secoli, non ne ho perduto un frammento: le voci, gli inni al sole, i pianti e i terribili dolori. Nessuno conosce la nostra storia. Tutti principiano dalla fine, dalla tua morte, amore mio, ma non possono capire se non ritornando indietro e osservando ciò da cui tutto è partito. Per loro tu sei morto assassinato e io sono dispersa nel deserto in una tomba sconosciuta. Nient’altro. Ma forse, perché essi abbiano più rispetto, sarebbe meglio raccontare, e lasciare che guardino coi loro occhi ciò che accadde.
Allora capirebbero che tu non eri solo un faraone bambino e io non sono solo un nome che si perde nel vento. Siamo creature dell’Egitto. Ascoltatemi, e capirete.
Potete trovare il romanzo qui:
Grazie! :-)